il capolavoro di Arsilio ce lo racconta in tutta la sua delicata potenza , da quando fu violentato a sua insaputa
da Zeleuco di Locri, alla folle lotta contro l'esercito di cani pazzi di Polìamo. Dalla sua proverbiale presa di coscienza che tutto è stato e sarà sempre vano, alla sua decisione di lottare per l'esercito dei calvi di Sallistide in cambio dell'ambìto pneumatorace di Pergamo. Dal suo tentativo di iscrizione all'albo degli architetti sotto la guida di Ermogene di Pirene fino alla sua mitica dipartita nel ventre di Meleyua, la vecchia e saggia pecora cieca che inghiottiva le nere navi del sud.
I quattordici versi che compongono il poema risplendono di nuova luce nella brillante traduzione di Alzio Fimagalli, e delle illuminanti note critiche di Scialpi.
LE GOTRAIANNIDI AZIZ EDITORE
1008 pag. 8.50€
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