KRITICA CRITICA 5

KRITICA 5
  FULGINIO MANGROVIA


Cresciuto nell'alveo del miglior futurismo protofascista, Fulgìnio Mangrovia rimarrà nella storia per aver mostrato alla critica del tempo un modo di eseguire la pittura rapido, deciso, strutturato e, soprattutto, lisergico. L'utilizzo dell'LSD fu fondamentale nell'opera dell'artista, il quale lasciò anche un piccolo libercolo di suoi aforismi futuristi che per decenni furono discussi nei più alti circoli culturali della Puglia, delle pianure portoghesi e di alcune zone dell'Isola d'Elba. A titolo di esempio, ne riportiamo qui alcune:
“Vidi il drago, e la perla, e la fata: tutto, ma anche serenità”
“Chi si sporge a guardare, vede la Luna in fiamme e il mare in fiamme e il cielo in fiamme e la terra in fiamme e il futuro è luminoso”
In uno dei suoi rari momenti di semi-lucidità, Mangrovia si affacciò alla finestra del suo studio, e immediatamente dopo si mise alacremente all'opera per produrre il capolavoro che potete osservare in basso.

“dinamismo di un giornalaio e del suo tappeto da passeggio” 1904, cera su ardesia, Museo Comunale di Verzate Grappa.
Sfumature ego-concentriche, colorature nette e stizzite; i movimenti rievocati in futuristica e intuitiva maniera, alla stregua di una pellicola da cinema i cui fotogrammi si fossero fusi assieme. Cosa rappresenta davvero il quadro? Difficile dire cosa vide Mangrovia, ma possiamo affermare con una discreta certezza che almeno il giornalaio fosse presente. Sul tappeto da passeggio invece si sono aperte molte ipotesi: c'è chi afferma che fosse un cespuglio, chi propone un'auto, e chi si azzarda financo a dire che si trattasse del Presidente del Mali.

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