IL JAZZ NEL XIII SECOLO

"Maggio 1238, Papa Gregorio IX dedica la chiesa di Sant' Eusebio ai santi Eusebio e Vincenzo, per le celebrazioni decise che anche il volgo delle istrade dovesse partecipare al giubilo, mandò quindi in Roma quattro musici del nord. Erano quattro giovani Minnesänger ribelli (due dei quali posseduti dal demonio) che proprio in quell'occasione decisero di rinnovare la base del minnesang rinvigorendolo con l'improvvisazione, la poliritmia, la sincope e con progressioni armoniche mai sentite prima. I quattro a fine concerto vennero squartati in pubblico e bruciati vivi, ma in compenso era nato il Jazz."
Questa è la tesi di Arlidio Ganadomucho, Mr Olympia 1972, ed immenso storico dell'arte dei menù e delle partiture nel Medioevo.
Con un' accurata
e avvincente ricostruzione storica di come il mondo ecclesiastico recepì le novità della "nova et agghiaccinate  musica calda (Guglielmo di Ockham)", Ganadomucho ricostruisce una nuova e documentatissima storia del Jazz che vede nelle Americhe dei primi anni del '900 solo la seconda tappa della sua evoluzione.



IL JAZZ NEL XIII SECOLO
VITAHORRENDA ED.
2653  pag. 21.98€

FRAMMENTI DI IDEOLOGIE SATANICHE NELLA DANZA CLASSICA

Singardo Maria Mistretta, storico Mastro d'Ascia di Palazzo Chigi, è da sempre uno dei più controversi studiosi di danza classica. Quest'ultimo lavoro, premiato al Festival di Sannitta, apre nuovi orizzonti all'ermeneutica delle danze ponendo l'accento su voci che finora erano apparse prive di fondamento. Da pericolosi studi su testi classici di etnocoreologia, satanismo avanzato, antropofagia e storia acuta della danza, Mistretta giunge a conclusioni a dir poco sconcertanti. Ricostruendo una particolareggiata storia della danza lo studio si sofferma su alcune forme in particolare, come il tardo salterello franco-torinese nel quale, ancor più che nelle grezze scuole medievali, si rintracciano le prime avvisaglie di un “legislatura satanica dei movimenti in crescendo”. Il capitolo sul cinquecento si apre con una disamina di nuovi e mai pubblicati documenti su Pompeo Diobono il maestro che aprì la prima scuola di danza in Europa e ritenuto da Mistretta il più grande satanista fraudolento del suo tempo. Ricchissimo anche il capitolo sulla simbologia numerica cabalistico-satanica delle sei posizioni base o dei 90° di rotazione della coscia rispetto all'asse del corpo nel “malefico en dehors”. Un testo densissimo di sapere che porta il lettore ad una nuova e terribile visione della danza, e che  Arcadio Zauberflote non ha esistato a definire “un capolavoro assoluto della etnocoreologia applicata alle cose false”.


FRAMMENTI DI IDEOLOGIE SATANICHE NELLA DANZA CLASSICA
TUBERCOLOTICA
456 pag. 28.00€

ALMANACCUM BLOG DELL'ANNO 2008

Ritrovata nei nostri archivi la prima pagina de "La Repubblica" di Giovedì 6 Novembre 2008. 
Il giorno in cui Barack Obama tenne il suo primo discorso il nobile quotidiano preferì impegnare la prima pagina per riportare la notizia che ci vide protagonisti. Ben 5 anni prima che Almanaccum fosse pubblicato on line, il "Aestretzllyionjk BlogFestiva", tenuto a Kielce nella ridente Polonia di Lech Aleksander Kaczyński, ci decretò vincitori assoluti con 48 milioni di voti a favoree 12 a sfavore.
Dal quel momento in poi per Almanaccum è stato tutto in ascesa,
problemi finanziari, problemi con gli editori, problemi con gli psicoterapeuti e problemi con Fastweb, ma l'impegno e l'amore per "l'editoria che non esiste" del nostro caro direttore (sin dalla sua militanza estetico-politica all'università di Punta Raisi, detto "Canedimannara"), dell'immenso Arcadio Zauberflote, di una spia bielo-russa, dei nostri collaboratori nani, di Valerio de Sazannes, della reincarnazione di Jurij Gagarin che cura la grafica e di pochi altri, ci hanno portato fino alla deprecabile ma dignitosa situazione del momento. 

PARRUCCHE E CALVIZIE PRIMA E DOPO LA SCOPERTA DELL'AMERICA

L'alopecia androgenetica, più nota come calvizie, considerata da sempre una delle più raffinate malattie genetiche, non era mai stata studiata affondo, nella sua storia e nel suo rapporto con le società e l'industria mercantile del passato, come in questo lavoro di Heinrich Von Auscuiz, uno dei più potenti iconografi del secolo. Il saggio, in endecasillabi sciolti, parte dalla concezione eroica dei capelli nell'antica Grecia, (considerando anche gli outsider come  Sinesio da Cirene  del quale è riportato per intero “l'Elogio della calvizie” ), passa a quella più simbolica del mondo Egizio e a quella mediorientale, soffermandosi per diverse quartine sulla più brutale, ma “democraticamente più popolana” visione dell'Impero romano, periodo nel quale si incrementò vertiginosamente l'uso della parrucca da parte dell'élite aristocratica. Fu dopo la caduta di Roma che l'uso delle parrucche venne abbandonato in occidente per quasi mille anni, fin quando il cinque e il seicento un marinaio di Livorno, Giseppe Pittaluga, detto Beppe il porco, esportò dalle Americhe in Europa la prima specie di Pediculus Humanus Temibilis Capitis, la più pericolosa specie di pidocchio dell'epoca, che fin' per imporre la calvizie volontaria e l'utilizzo di nuove e più ardite parrucche provenienti dalle Indie portoghesi, cambiando per sempre le vie e i modi del commercio con l'oriente, e costruendo di fatto l'assetto economico europeo che portò direttamente nei secoli, secondo le preziose schede che in appendice l'autore ha redatto con particolare dovizia, alle motivazioni politiche dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando quel 28 Giungno 1914, e quindi allo scoppio della prima guerra mondiale.

PARRUCCHE E CALVIZIE PRIMA E DOPO LA SCOPERTA DELL'AMERICA
ACCURSIO MUSCARNERA EDITORE
1003 pag. 48,00€

RITUALI E SIMBOLI NELLA TOSATURA DEL VICUGNA PACOS

Il vicugna pacos, o alpaca, è un animale  da lana al quale annualmente sono tributate diverse feste tradizionali durante il periodo della tosatura in tutto il sud America. Considerato da sempre reincarnazione di Wiraqucha, la divinità trina del sole della luna e delle stelle, verso la fine degli anni sessanta i rituali legati alle festività in suo onore cominciarono a cambiare ed assumere nuove connotazioni senza apparenti motivi, fin quando, nella prima metà degli anni settanta, Narcipelago Noussuè, eto-antropologo buddhista italiano,  intraprese un lungo viaggio-studio in sud America. Lì entrò in contatto con alcuni focolai di tradizioni popolari autonome presenti in diversi ed inaccessibili villaggi a sud delle Ande, e dopo quattro lunghi anni di osservazione scoprì che il vicugna pacos veniva adorato principalmente come neo-incarnazione di Paolo Poli, attore teatrale italiano della vecchia guardia (1929) famoso per i suoi "en travesti". Ciò spiegherebbe, secondo gli studi di Noussuè, le motivazioni di alcuni particolari rituali fino ad allora di difficile classificazione, come il travestimento da pierrot dell'alpaca durante un rito nel quale viene costretto ad avere rapporti con due lama, o quello in cui i tosatori danzano nudi per due giorni per poi compiere la tostura cantando brani da operetta facendo indossare un papillion all'animale il quale viene teatralmente sgozzato a fine rito.
Questo volume, corredato dal diario di viaggio di quegli anni, è un pregevole studio di eto-antropologia scritto come un romanzo da quello che fu il genio di Narcipelago Noussuè.


RITUALI E SIMBOLI NELLA TOSATURA DEL VICUGNA PACOS
TUBERCOLOTICA ED.
1856 pag. 21.00€


I DIARI DI ZIGGY ESPOSITO CHE VUOLE MORIRE

A PRESTO SU QUESTA PAGINA
UN CERTOSINO LAVORO DI "RACCOLTA ESISTENZIALE" DI SANTORO BONFRENBENNER. UN' INDAGINE SOCIO-SOCIALE SULLA PRECARIA SITUAZIONE DI UN UOMO QUALUNQUE TOTALMENTE DISILLUSO DA QUALSIASI COSA, CHE VIVE TRA WIKIPEDIA E YOUPORN, TRA TRE AMICI ESISTENTI E DUE INESISTENTI, UN POSTER, LA SACRA MAMMA E IL DESIDERIO IMPERANTE DI DEFECARSI ADDOSSO, COME ESTREMA ED ULTIMA FORMA DI LIBERTA'.

Ziggy in un dipinto di sua madre
"Sto raccogliendo, dietro consiglio di Arcadio Zauberflote, le pagine del diario che Ziggy Esposito ha scritto, e continua a scrivere, negli ultimi 2 anni, pubblicandole senza ordine temporale al solo scopo di rendere pubblico il pensiero di un uomo che soffre la sua condizione di “niente” e che non ha più voglia di lottare. Lui è libero di scrivere ciò che vuole, l'unico raccomandazione che mi sono sentito di fargli è che alla fine, quando lo riterrà opportuno, dovrà uccidersi come da accordo."


Santoro Bonfenbrenner

KRITICA CRITICA 6

                                   CRITICA 6
                                Wolfgar Trucktail

"Come descrivere l'arte quando essa non è arte?". Domanda che Trucktail poneva già nel 1570 agli allievi della sua Scuola di A-pittura a Vienna.
Se ad oggi poche delle sue opere sono sopravvissute, lo stesso non si può dire di quelle dei suoi allievi, dei quali invece non v'è alcuna traccia.
Lo storico d'arte Polzo Beccafico ipotizza nel suo saggio "Sdegni storici parzialmente immotivati" che Trucktail non avesse in realtà nessun allievo, ma che fosse divenuto totalmente folle in seguito all'incontro, in sogno, con un unicorno dell'Indocina, che lui prese per suo animale guida senza però il consenso della bestia.
Veri o immaginari che fossero i suoi studenti, egli comunque ogni giorno, instancabilmente, mostrava i segreti della A-pittura: dipingere senza dipingere. L'importanza dell'ispirazione, che mai può giungere intatta sulla tela: quindi non eseguire il tratto, ma soltanto accennarlo, seguendo le linee della mente che da sole, dense di immaginari ed immaginifici colori, possono essere all'altezza dell'ideale posto a modello.
Dei tre capolavori superstiti, "Luccichìo del pianeta Oltremare" "Irreale suggestione di un pomeriggio artico" e "Tumuli di chincaglieria dall'aspetto importante", l'ultimo è custodito oggi al British Maculayculkin Museum di Poddgelow, in Scozia. Solo ad uno sguardo poco attento esso può sembrare ciò che in effetti è, e cioè una tela assolutamente bianca. La verità è che davanti a noi possiamo osservare in tutta la sua virginea magnificenza un meraviglioso dipinto a-pittorico, un nulla che altro non è, se non lo stesso nulla che l'artista riempì del suo pensiero. E che, per nulla alterato dagli anni, si ripresenta agli occhi dell'osservatore contemporaneo. Vi è tutto ciò che l'artista voleva far pervenire: il pathos di un'idea compiuta nel suo non essere concreta, la fascinazione di un vera pre-senza. Ed è tutto riassumibile nel giubilo dell'animo, messo di fronte a cotanto iperuranio artistico.



"Tumuli di chincaglieria dall'aspetto importante", niente su tela, 1599, British Maculayculkin Museum

VALERIO DE SAZANNES



INSEGNARE AEROFAGIA NELLE SCUOLA SECONDARIA

Caloggera Pozzodigotto, preside ad honorem di Bari vecchia, propone un breve e leggibilissimo vademecum sulla didattica della aerofagia nella scuola secondaria, avvalendosi delle più moderne tesi pedagogiche europee in rapporto alla concezione cristiana del meteorismo prima del matrimonio. Basandosi sull'approccio Montessori-Himmler, poco conosciuto in Italia, e riproponendo alcuni spunti della riforma Gentile,la professoressa Pozzo di Gotto esorta ad incrementare l'attività spontanea del fanciullo nel pieno riconoscimento dei propri impeti gastro-intestinali, politici e spirituali, e nel coercitivo abbandono di ogni disciplina scientifica. Un saggio prezioso per l'insegnante che vuole garantire una salda presa di coscienza dell'aerofagia da parte degli adolescenti.

INSEGNARE AEROFAGIA NELLE SCUOLA SECONDARIA
ACCURSIOMUCSARNERA ED.
180 pag. 9.00€


GUIDA AI MIGLIORI RISTORANTI CHIUSI NEL 2001

Dopo quasi un secolo ritornano le ormai storiche "Guide scraccO", le guide che hanno contrassegnato un epoca, da quel Luglio 1925, anno della prima uscita, fino alla temporanea soppressione della casa editrice nel Dicembre dello stesso anno.
Con una nuova veste grafica e senza supervisione di alcuna censura, ripropone per i nostalgici del "buon mangiare" un' accuratissima lista dei migliori ristoranti chiusi nel 2001, con indirizzi, menù, metratura dei parcheggi,numero di coperti, orari e numero di telefono.



GUIDA AI MIGLIORI RISTORANTI CHIUSI NEL 2001
SCRACCO
456 pag.  26.00€


ELZEVIRO 4

4 SI FA PRESTO A DIRE KRISHNAMURTI
di Arcadio Zauberflote


Non è facile essere vivi. Quando non sono al telefono con Umberto Eco o non piango difronte la mia finestra, sono nelle librerie ad orinare negli angoli, a cercare libri invenduti perché troppo interessanti, oppure a spiare da dietro le pile di Dan Brawn o Fabio Volo le richieste della gente mentre il mio grammofono portatile suona Franco Battiato. 
Noto sovente le donne, spesso casalinghe, maestose maestre decrepite in pensione o donne pseudo colte che frugano in tasca o nella borsa in cerca di bigliettini dove probabilmente hanno appuntato velocemente al telefono un libro consigliato da qualche amica che insegna yoga nel portabagagli di un suv, o da qualche parente che regolarmente frequenta uno psicoterapeuta ebreo che in gran segreto si masturba travestito da macellaio. Ed è sconfortante notare come si accingano con passo glorioso a sostare difronte il settore di medicina alternativa in cerca di testi sul lifting, o al settore esoterismo a cercare qualcosa sulla guarigione per mezzo degli angeli, ed è parimenti sconfortante notare quanto spazio vomiti ogni giorno la mobilia che contiene le filosofie orientali riempiendosi sempre più di testi, ma senza che aumenti la presenza di autori come Peppe Tucci, (il quale ebbe l'onore di rannicchiarsi a defecare dietro un altura in Tibet quasi dieci anni prima di Fosco Maraini), o Daisetsu Teitaro Suzuki, o ancora Trangusto Muscarnera, il filosofo muto che non andò mai in oriente, ma in realtà... qualsiasi cosa è sconfortante. 
il giardinetto zen di Arcadio Zauberflote
La cultura del new age, oramai forse l'aggregato socio esistenziale più grande di tutto l'occidente, ci sta schiacciando.
Ma in fondo nulla di nuovo, già quarantasei anni fa Quentin Criscimanni studiando gli effetti del rum sulle formiche si accorse di alcuni particolari comportamenti standard di massa e teorizzò la “perdita dell'identità etnica a sfondo convulso”.
La meccanica era semplice: quando un agente esterno (il rum per Criscimanni, la noia nel caso dell'attuale occidente) debilita la coscienza “etnico-sadducea” (per dirla alla Kjiuopsdhthiunpl) scatta autonomamente un meccanismo che abbassa le difese intellettuali e abbraccia tutto ciò che di più patetico e potenzialmente alla moda c'è nel campo sociale.
L'innesto esistenziale di una conoscenza più antica, di una sorta di “abbraccium maternum ” amplificato dalla percezione del “vecchio come buono ma non quando si tratta di parenti stretti” come recita la formula di Brasecchi-Caspalli (1934), ha da sempre facilitato l'apertura verso culture altre ed in special modo quella antica orientale.
Furono studiosi e/o viaggiatori dei secoli passati ad aprire la strada a quel processo degenerativo di “errore/
facile identificazione” con l'oriente che non ha più avuto fine, ma chi in particolare? Quale di quei viaggiatori ?
Le intricate verità del passato difficilmente oramai potranno essere svelate e a nulla è servito il mio personale contributo quando nel 1998 portai davanti la corte di Catania il mercante fiorentino del XVI secolo Filippo Sassetti, a parere mio, reo di eccessiva leggerezza nel millantare con troppa facilità talune similitudini tra il latino e il sanscrito; ma il danno ormai era fatto.
Tra sette e ottocento esplodeva il “rinascimento orientale”, alcuni filosofi come Schopenauer ne amplificarono la portata citando a man bassa Veda, Upanishad e tasti sacri indiani probabilmente inventati al puro scopo di poter ampliare la cerchia di amici sui social network di carta dell'epoca.
Ormai la coscienza collettiva era pronta, Helena Petrovna Blavatsky a fine ottocento oltre a fondare la Società Teosofica intratterrà rapporti con degli spiriti-guida e maestri occulti, ad oggi non ancora identificati, che la estrarranno da una fossa comune durante la battaglia garibaldina di Monterotondo, le sveleranno le verità più segrete e, sembrerebbe, alcune ricette per cuocere la pecora in crosta. Ma di tutto questo non rimane testimonianza, solo misteri... è l'insondabile che fa gola, o
 meglio, il " mistero dell' inconoscenzacome ebbe a teorizzare Harnald Packcenter Comotti in " I poteri dei Massoni e le interrogazioni esistenziali" (1977). 
Io mi chiedo se sono solo questi piccoli misteri di carattere antropo-sociale ad affascinare lo sperduto cittadino abitante delle magmatiche lande occidentali ? E' forse solo la “perdita” teorizzata dal Criscimanni a far si che esistano discipline non scientifiche come il Channeling, la Reincarnazione, la Cristalloterapia, l'Angiologia o la Geologia, e far si che si cerchi un libro di yoga nella sezione "sport" di una libreria ? Ed è sempre lo stesso mistero a far si che si legga tutto Osho o Yogananda senza aver mai spulciato nessuno dei 128 saggi sulla "Gnoseo-ontologia Tomistico Cusanea dell'essere" di San Appocride da Darmastena, o la "Summa dei peccati dell'olfatto in Pentecoste" di San Demetrio lo stilista? Ed è sempre quel mistero che fa si che una studentessa di lettere impieghi in media circa 112 secondi per pronunciare, riempiendosi  la bocca e l'ego, la frase  “ma tu lo conosci Krishnamurti...?”, o forse è solo colpa di Giorgio Armani...



                                                                    attendo le risposte
Arcadio Zauberflote

                                                              

COME HO AMMAZZATO UN GIOCATORE DI SERIE C

Arnilio Boisier, storico penalista e Drag Queen, ci spiega come è stato possibile per Anchise Stronnenberg realizzare il suo sogno: venire in Italia nel 1972 per sconfiggere lo stato, assassinare un calciatore di serie c, chiudere per fallimento 16 aziende, diventare uno dei più pagati manager del nord Italia, militare tra le fila delle pericolosissime Brigate Osè ed aprire una parrucchieria con un conoscente di Prospero Gallinari.
La sua storia romanzesca ci insegna come non lasciare mai i nostri sogni nel cassetto, come sia possibile lottare per le cose in cui crediamo, e come sia possibile per chiunque ammazzare un giocatore di serie c senza alcuna conseguenza.


COME HO AMMAZZATO UN GIOCATORE DI SERIE C
MAXJAOB EDITORE
324 pag. 18.00 pag

ARCHITETTI E ARCHITETTURA GAY NEL BAROCCO

Dopo il successo di ARCHITETTI E ARCHITETTURA GAY NEL MEDIOEVO, Colajannico ritorna con un'altra perla sulla cultura artistica europea. Una lunga indagine sul meglio dell'architettura omosessuale del secolo VXII con una ricercata serie di progetti, schizzi, e opere fino ad oggi inediti. Si scoprono così i primi disegni delle colonne tortili dell'architetto Egidio Mariella Sargasmo che adornano il Palazzo de' Cialtroni a Roma, i progetti per le facciate dei conventi dell'ordine dei Sodomiti in Campania, gli impianti scenici per le fastose manifestazioni della capitale organizzate dall'arci-priore Gigliola Saudade, e i progetti originali di Luisello Spacchiotta, in origine sovrintendente all'apparato festivo di Trinità dei monti a Roma in onore della nascita del successore di Luigi XIV e Maria Teresa di Spagna, e poi sostituito dal Bernini per una mai chiarita questione legata a delle “dolenti emorroidi”.
Un poderoso corpus di immagini inedite e testi che confermano Colajannico come uno dei più grossi conoscitori e difensori dell'arte omosessuale di tutti i tempi.



ARCHITETTI E ARCHITETTURA GAY NEL BAROCCO
JAJABUK
12365 pag. 125.75€

TRAINING AUTOGENO PER PESCI D'ACQUARIO

DOPO IL SUCCESSO DI COMUNICARE CON GLI ANTENATI SU SKYPE LA LOW ED. RITORNA UNA NUOVA SERIE DI UTILISSIMI MANUALI NELLA COLLANA " I MANUALI PRATICI"




Gino Cantervillari e Mursio Timberlech sono tra gli allievi degli allievi di Schultz i più grandi conoscitori di training autogeno in Italia, Anna Cagavalle è un esperta in ipnosi di massa e Frank Froid è un pesce rosso tedesco di origini asiatiche laureato in fisioterapia che da 21 anni sopravvive in un acquario.

Assieme hanno scritto questo illuminante manuale per chi voglia far rilassare, senza uso di farmaci, qualsiasi tipo di pesce d'acqua dolce che per propria scelta o no, vive in acquario.



TRAINING AUTOGENO PER PESCI D'ACQUARIO
LOW QUALITY ED.
236 pag. 11.00€

REPRIMI LA TUA VOGLIA DI VIVERE

Sri Ananda Kawasamanabandamy è il più influente maestro di yoga vivente di Viterbo.
Seguace dell' 
ordine dei sannyasin di Sai Mmherda sin dal 1983, ne è divenuto la figura di spicco dopo la morte di profilo del fondatore. La base della sua etica oltrepassa l'abbandono proprio delle filosofie orientali per approdare ad una rinuncia ben più alta. Per lo yogin indo-laziale l'attaccamento all'esistenza è il problema principale, l'unico mezzo è l'abbandono stesso della vita, unica metodologia certa per spezzare le catene del Samsara e rifluire nel Nirvana. 
“Reprimi la tua voglia di vivere “, il primo verso del sutra della felicità di Sai Mmherda, insegna ad utilizzare alcune delle tecniche dolci che Sri Ananda Kawasamanabandamy esorta ad usare nei suoi incontri, come la fune di canapa al collo davanti un sorbetto, o il lancio nel vuoto con un dito nell'orecchio, o il tuffo nel mare della pace con un'ancora di bronzo alle caviglie. Un piccolo ma prezioso insieme di insegnamenti per raggiungere il Nirvana generosamente elargito da un uomo che non ha compiuto il passo decisivo, fermandosi in ciò che il buddhismo definisce Parinirvana, per poter concedere agli altri la possibilità di raggiungere la pace interiore.


REPRIMI LA TUA VOGLIA DI VIVERE
CENTRO STUDI IOGA VITERBO
8 pag 8.50€

KRITICA CRITICA 5

KRITICA 5
  FULGINIO MANGROVIA


Cresciuto nell'alveo del miglior futurismo protofascista, Fulgìnio Mangrovia rimarrà nella storia per aver mostrato alla critica del tempo un modo di eseguire la pittura rapido, deciso, strutturato e, soprattutto, lisergico. L'utilizzo dell'LSD fu fondamentale nell'opera dell'artista, il quale lasciò anche un piccolo libercolo di suoi aforismi futuristi che per decenni furono discussi nei più alti circoli culturali della Puglia, delle pianure portoghesi e di alcune zone dell'Isola d'Elba. A titolo di esempio, ne riportiamo qui alcune:
“Vidi il drago, e la perla, e la fata: tutto, ma anche serenità”
“Chi si sporge a guardare, vede la Luna in fiamme e il mare in fiamme e il cielo in fiamme e la terra in fiamme e il futuro è luminoso”
In uno dei suoi rari momenti di semi-lucidità, Mangrovia si affacciò alla finestra del suo studio, e immediatamente dopo si mise alacremente all'opera per produrre il capolavoro che potete osservare in basso.

“dinamismo di un giornalaio e del suo tappeto da passeggio” 1904, cera su ardesia, Museo Comunale di Verzate Grappa.
Sfumature ego-concentriche, colorature nette e stizzite; i movimenti rievocati in futuristica e intuitiva maniera, alla stregua di una pellicola da cinema i cui fotogrammi si fossero fusi assieme. Cosa rappresenta davvero il quadro? Difficile dire cosa vide Mangrovia, ma possiamo affermare con una discreta certezza che almeno il giornalaio fosse presente. Sul tappeto da passeggio invece si sono aperte molte ipotesi: c'è chi afferma che fosse un cespuglio, chi propone un'auto, e chi si azzarda financo a dire che si trattasse del Presidente del Mali.

COME CONQUISTARE L'ISLANDA CON L'iPHONE 5


DOPO IL SUCCESSO SCONVOLGENTE DI COMUNICARE CON GLI ANTENATI SU SKYPE LA LOW ED. RITORNA CON UNA NUOVA SERIE DI UTILISSIMI MANUALI NELLA COLLANA " I MANUALI PRATICI"


Un breve saggio-manuale, compatto e semplice, per chiunque voglia conquistare l'Islanda con l'ausilio dell' iPHONE.
Consigli pratici e teoria, test da fare in casa o in giardino scaricando le app. direttamente dai link all'interno del libro, e in più le mappe, gli indirizzi degli ostelli presso i posti strategici e tanti utili link ai rivenditori di armi islandesi, ai migliori profili dei peggiori guerrafondai dell'isola, ai gruppi terroristici su facebook, e ai migliori traduttori vocali crackati, ma anche una numerosa serie di passwords tra le quali quelle per entrare nell'archivio "sospetti" della polizia di Húsavík.
Tutto ciò che serve ad un neofita per conquistare l'Islanda. 
L'editore sconsiglia  il tentativo di conquista con i sistemi Android.


COME CONQUISTARE L'ISLANDA CON L'iPHONE 5
LOW QUALITI ED.
245 PAG. 15.75€



L'INCESTO SPIEGATO AI NOSTRI FIGLI

Dalla Bibbia:”Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. Ora la maggiore disse alla più piccola: -Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre-. Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. All'indomani la maggiore disse alla più piccola: -Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre, facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre -". GENESI 19.30-34
Partendo da questo passo della Bibbia gli autori spiegano come è stata utilizzata la pratica dell'incesto nelle economie del medio-oriente antico a fini economici e non libidinosi.
Credendo fortemente nella pratica dell'incesto finanziario i due coniugi (condannati all'ergastolo per millantato credito, sodomia intellettuale, e forse fisica) spiegano ai loro figli Aria e Nittosantapaola, come giustificare “le pratiche incestuose veterotestamentarie” a fini prettamente non utilitaristici e per il bene della società.
Nozioni tecniche, grande lezione di etica e complicate teorie economico-morali che spaziano da Keynes a Caffè, da Fisher a Smith, da Hitler a Geova, da Heidegger a Gillo Pontecorvo fanno di questo saggio una pietra miliare nel campo dell'economia non convenzionale applicata ai paesi senza futuro, nuova branca della finanza ancora poco conosciuta in Europa.


L'INCESTO SPIEGATO AI NOSTRI FIGLI
ACCURSIO MUSCARNERA EDITORE
8659 pag. 56.00€

KRITICA CRITICA 4

                                   kritica 4
                           Tenzio Visura

Avremmo un bel dire a criticare l'operato, il genio, il cristallino fervore artistico di Tenzio Visura; come la gallina sta al brodo, egli sta al sublimalismo.
Allievo di Giandonatello Strep, trascorre l'infanzia tra falsi mattoncini Lego e la lettura del suo autore preferito dell'antichità classica, Petulo. Già da questi elementi è possibile trarre una prima e asciutta conclusione: nessuno più di Visura poteva essere predisposto a raccogliere l'eredità del sublimalismo.
Appannaggio di pochissimi eletti, il sublimalismo è forse l'unica corrente artistica mai esistita nella quale sia possibile rintracciare le effigi scomposte di importanti uomini d'ogni tempo: e, seguendo questa dottrina, anche Tenzio si cimenta in svariati Tritratti. Come quello, splendido e pretenzioso, del Cardinale Eldo Macao Turgonte.
Ma il sublimalismo è anche unico nel saperci affascinare con le sue Elementali Essenzialità: oggetti di ogni giorno e di ogni epoca divengono arte e spingono ad interrogarsi su cosa possa surrogare il pensiero, eclettico e spontaneo, dell'uomo d'ogni giorno; perché? Chi? A chi? Domande che sorgono come astri in una notte d'agosto, e che restano senza risposta se non nel silenzio che l'oggetto interpreta e suscita. L'oggetto non parla, ma declama la sua presenza nel qui-e-ora, ignorando il non-qui e non-ora che, nella sua eternità fittizia ma pregnante di veridicità, egli imputa a chi lo sta osservando, pur senza vederlo e senza esserne affatto cosciente.
Proprio tutto quello che possiamo osservare in "Metro. Quadro", inenarrabile visione improvvisa dell'oggetto che ci sfida a pensarlo, evocarlo nel momento in cui esso è già evocato; e lacerando il piano pittorico, si fa artefice di un suo presente agguantando il nostro "ora".


"Metro. Quadro"


















VALERIO DE SAZANNES

STORIA DELLA VISITA FISCALE IN PORTOGALLO

Con la Rivoluzione dei Garofani del 1974 finisce la dittatura portoghese e comincia l'era della nuova repubblica libera sulle ceneri di ciò che avevano lasciato Antonio de Oliveira Salazar e Marcelo José das Neves Alves Caetano. L'unica grande ed essenziale eredità positiva che i due dittatori lasciarono al Portogallo fu l'istituzione del C.C.C. (controllo coercitivo e continuativo del lavoratore), organo del regime con potere di condanna capitale in caso di febbre superiore ai 37 gradi valevole per qualsiasi membro del nucleo familiare e per qualsiasi giorno della settimana, anche non lavorativo. L'attuale sistema di visita fiscale in Portogallo risente ancora degli strascichi del C.C.C. in alcuni articoli che regolano il rapporto del datore di lavoro con il dipendente, e che in alcuni casi prevedono il licenziamento, come nel caso del mal di testa continuativo per le prime due ore dell'orario di lavoro.
Nell'elegantissimo saggio di Alvaro Antonio Mecchenrò le appassionanti vicende che hanno portato il Portogallo ad istituire le visite fiscali come strumento di soppressione nei primi anni del novecento fanno da sfondo alla lista completa di tutti i medici iscritti al registro dei censori medico-fiscali dal 1974 fino ad oggi.

STORIA DELLA VISITA FISCALE IN PORTOGALLO
VITAHORRENDA EDIZIONI
1002 pag. 16.00€

LE APPARIZIONI DI GANDHI SULLA PALERMO-SCIACCA

Giordo Welter Mancuso, giornalista d'assalto classe 1924, primo traduttore in Italia del Mahābhārata, ha ripetutamente assistito a diverse apparizioni del Mahatma Gandhi sull'autostrada Palermo-Sciacca dal 1978 al 2009. Ha raccolto le testimonianze dei passanti che ha seguito per tutte le provincie italiane, ha studiato tutte le biografie di Gandhi in lituano, ha pregato sperando di morire nelle notti di luna piena, ha dormito in piedi su 35 cavalcavia, ha volato su tutta la Sicilia in deltaplano. Parallelamente al suo impegno legale con la fondazione BAMT per la santificazione della Beata Anna Maria Taigi, da anni porta avanti una causa con la Chiesa armena, con la RAI e con l' A.N.A.S. per il riconoscimento della pericolosità delle apparizioni del Mahatma e per l'obbligo di annuncio delle apparizioni nelle trasmissioni radio di Onda Verde.
In questo saggio-inchiesta scritto interamente in lingua hindi Mancuso espone tutti i suoi 31 anni di esperienza, appostamenti e studi del caso Mahatma Gandhi.





LE APPARIZIONI DI GANDHI SULLA PALERMO-SCIACCA
KANSAS ED.454 pag. 15.00 Lire