di Santoro Bonfrebbenner
"c'è un momento nella vita psichica dell'individuo dove lo sguardo dell'infante, tra i 6 et i dieciotto mesi, incrocia quello della madre allo specchio, e se ciò accade la stessa immagine riflessa dell'infante verrà riconosciuta come la propria, ed un percorso di coscienza equilibrato potrà cominciare", questo si legge in un appunto su carta di riso appartenuto a Lacan e datato 1935. Potrebbe anche accadere che in una famiglia slovena una madre tradizionalista di Lubiana intenta a preparare il pranzo per gli ospiti una mattina dell' Aprile 1949 sfiori con un panno intriso di grasso di maiale lo specchio della credenza del povero soggiorno, e quello stesso pomeriggio in quello stesso specchio lo sguardo del suo piccolo non si focalizzi sul riflesso di quello di sua madre ma sulla macchia di grondante grasso di maiale dell'altopiano del Triglav. Questo potrebbe essere accaduto a Slavoj Žižek.
Slavoj Žižek con malditesta |
Il risultato è la quasi apotropaica non manipolabilità arbitraria del capello, un marca comunque distintiva di uno dei più pesanti filosofi dello star system odierno. Non so altro.
In fede
Santoro Bonfrenbenner
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