La teocrazia come forma di controllo della società, possibilmente armata alla bisogna, è sempre stato il “chiodo fissum” di padre S.S. (come veniva affettuosamente chiamato dai conoscenti), fin da quando il 16 novembre 1964 tentò di rivendicarne la legittimità protestando a morte amputandosi una gamba sine anestesia con il calcio del suo inseparabile kalashnikov da cerimonia, contro il Capitolo III della neonata costituzione dogmatica “Lumen Gentium” durante il Concilio Vaticano II. Da allora ad oggi la sua figura ha smosso le acque della politica vaticana riconfigurando i nuovi approcci sotterranei nei confronti dei popoli minori del terzo mondo in chiave più attiva e coinvolgente, e gettando le basi per le nuove teorie alla base della gestione contabile degli averi vaticani come "somma parafrasi della luce divina".
La massacrante neo-esegesi vetero testamentaria, la profondissima conoscenza dell'impero bizantino, l'apertura mentale di certi voli pindarici sulla psicologia degli stati di polizia dall'Impero Persiano ad oggi, l'arguzia boccaccesca nella costruzione dei periodi, nonché la punteggiatura altomedievale, fanno di questo testo uno dei migliori del suo genere.
CORSO DI TEOCRAZIA ARMATA
PADRE SALANDRO SALTABUONI
TRECRISTI EDIZIONI
987 Pag. 28.00€
Nessun commento:
Posta un commento