Lenin Castrofonte, condannato al rogo in contumacia a Roma nel 1992 ma scampato grazie ad una legge scritta a matita ritrovata in calce tra il ventiquattresimo e il venticinquesimo articolo dello Statuto Albertino, è entrato in possesso di alcuni antichi prototipi di floppy disk in cuoio del XVI secolo contenenti gli appunti originali per la prima stesura della “Istoria del concilio tridentino” di Paolo Sarpi.
Gli antichi files contengono una lunga lista di nomi, fino ad oggi taciuti, di cardinali e priori accusati di favorire “ in nero” la potentissima centralizzazione politica della chiesa romana e la predominanza della figura del Papa su quella del concilio, nonché le anteprime dei titoli inseriti nella black list “Index librorum prohibitorum”, l'enorme lista di sgualdrine papali, le fatture false emesse a nome di sedicenti architetti per la costituzione dei ghetti per gli ebrei secondo il volere papale, i documenti che attestano l'esistenza di un unico centro di edizioni appartenente a Paolo IV che giustificherebbe la mossa del concilio di vietare la pubblicazione di 45 diverse Bibbie, l'intestazione allo stesso Papa di carrozze di lusso e cavalli di razza illegalmente importati, e tanto altro. Un tour de force tra le illegalità ecclesiali del XVI secolo.
Questo primo saggio-inchiesta-verità di Castrofonte ha già vinto il premio Peppe Scornamiglio per la “miglior prima opera forse falsa”.
“opera da bruciare” Sanchez Sanniti (L'osservatore Romano)
“assolutamente vero” Silvio Miccikè (Cronaca Vera)
“accattatevillo” Sophia Loren
I FILES SEGRETI DEL CONCILIO DI TRENTO
PERNIGOTTI ED.
987 pag. 48.00€
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