KRITICA 7
Quarzito Fonotassì
Dagli opuscoli di Aukeegle egli trasse la verticale sonorità dei suoi colori, nonché lo slancio immane delle figure de-iconizzate, iperrealistiche e piuttosto educate. Ben presto, però, capì che la sua strada non avrebbe mai potuto portarlo a seguire le orme del maestro e del suo “furore mantecante”: invece decise di puntare ad uno stile completamente personale, in grado di esprimere ciò che egli covava nelle profondità di un animo scosso, scollato, imprendibile ma perturbante. Nacque così il Prolissismo, di cui il capolavoro sotto riportato fa parte.
Quante cose ha da dirci questo quadro, quante storie potrebbero essere narrate partendo dai contorni di una montagna, semplice ma sposa del mare, umile ma sfidante un intero pianeta, ostica ma circondata da stelle, serica ma occhieggiante ai girasoli... l'elenco potrebbe andare avanti indefinitamente, considerando anche i giochi di parallelismi tra la splendida maionese ed i due elementi che, non solo figurativamente, le si contrappongono: il fulmine e la piramide.
Un chiaro esempio di avanguardia spiritual-concentrica, senza mezzopesismo né basse e banali solennità: l'opera contiene ciò che deve, e il messaggio viene così consegnato intonso ai posteri.
http://arkler.blogspot.it
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